Super-Early Bird – fino al 31 luglio (solo per i soci AIFI)
Early – fino al 22 settembre
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SINTESI:
Uno dei maggiori avanzamenti concettuali delle neuroscienze negli ultimi 30 anni è rappresentato dalla dimostrazione che i networks cerebrali che controllano i nostri movimenti sono anche alla base di importanti funzioni cognitive. Queste funzioni nascono dal confronto, a livello di singoli neuroni, tra l’elaborazione delle informazioni sensoriali provenienti dal mondo esterno e le nostre rappresentazioni motorie. Tale meccanismo è ben esemplificato dalle risposte dei Neuroni Specchio, che si attivano sia quando un individuo esegue un’azione, sia quando osserva un altro che esegue la stessa azione. Grazie ad esso noi possiamo comprendere automaticamente il comportamento altrui. Date le proprietà funzionali del meccanismo “Specchio” si è ipotizzato che esso intervenga nell’apprendimento motorio, attraverso meccanismi di imitazione. Le conoscenze sulle caratteristiche del Sistema Specchio hanno poi portato a interrogarsi su determinate patologie e su interventi di riabilitazione. La dimostrazione della plasticità neuronale del Sistema Specchio ne ha suggerito l’uso nel recupero delle funzioni motorie in pazienti con Stroke in fase acuta e in fase cronica, e in bambini affetti da Paralisi Cerebrali Infantili, mediante un trattamento basato sull’osservazione e imitazione di azioni, noto come Action Observation Treatment (AOT). L’AOT è efficace e supporta la riabilitazione dell’arto superiore attraverso il potenziamento dell’eccitabilità del sistema motorio. L’introduzione nella pratica riabilitativa di recenti applicazioni tecnologiche ha aperto la strada a nuove applicazioni combinate di AOT e Realtà Virtuale, un avanzamento importante nell’ottica della personalizzazione dell’intervento riabilitativo.
SINTESI:
L’implementazione dei servizi di fisioterapia nell’ambito delle cure primarie consente di ottenere benefici sia dal punto di vista sanitario che economico.
Il modello del fisioterapista di comunità è stato progettato, sviluppato e introdotto per la prima volta in Italia in un’organizzazione sanitaria locale della Toscana, nel 2021. Il modello si riferisce a un servizio di fisioterapia su chiamata inserito in un’équipe multidisciplinare, comprendente il medico di base, lo specialista medico e altri professionisti sanitari o sociali, a seconda delle necessità, in cui il medico di base svolge un ruolo chiave come case manager.
Il percorso prevede la richiesta da parte dei medici di base o dei medici specialisti, principalmente geriatri e internisti. Il fisioterapista di comunità sembra essere un modello efficace e sicuro, sia in termini di raggiungimento degli obiettivi definiti a priori dall’équipe che di basso tasso di eventi avversi.
Un’indagine qualitativa ha mostrato che tutti i professionisti coinvolti si sono dichiarati soddisfatti dell’implementazione del modello, in termini di velocità di invio e di intervento, di interventi personalizzati e di qualità percepita. Alcuni aspetti della comunicazione tra professionisti e con i pazienti/caregiver dovrebbero essere migliorati, così come alcuni aspetti organizzativi.
SINTESI:
La relazione illustrerà i vari aspetti che configurano il processo riabilitativo come una vera e propria sfida alla complessità. Verranno di seguito illustrati alcuni strumenti utili a rispondere a tale sfida in un ottica scientifica, di valutazione oggettiva e di continua ricerca delle risposte ai quesiti fondamentali: ovvero quali sono i principi di base che governano il nostro agire e come essi possano guidare il processo riabilitativo. Verranno forniti alcuni elementi relativi alle più attuali conoscenze sulla funzione del cammino e del reaching a solo scopo esemplificativo per illustrare come siano destinati a cambiare la conoscenza, l’interpretazione e l’indirizzo sul processo di recupero di tali funzioni.
SINTESI:
Il dolore persistente rimane la sfida più difficile e misteriosa per i clinici e per i ricercatori di oggi. I trattamenti proposti negli ultimi decenni si sono rivelati inefficaci e non hanno contribuito a ridurre la prevalenza di questo disturbo, presente in circa il 20% della popolazione generale. I motivi di questo fallimento risiedono verosimilmente nella poca comprensione che abbiamo dei meccanismi che sottendono e mantengono i sintomi di questa condizione clinica. In questa relazione, verranno forniti alcuni elementi essenziali per capire meglio il dolore persistente e diffuso, sia dal punto di vista clinico che dei meccanismi sottesi, e verrà discusso come lo stile di vita potrebbe essere la chiave per migliorare la gestione di questi pazienti.
SINTESI:
I miglioramenti nella diagnosi precoce e nel trattamento delle malattie oncologiche hanno portato ad una crescente prevalenza di malattia oncologica cronicizzante. Per molti tipi di neoplasia la sopravvivenza media è sovrapponibile a quella della popolazione generale, ma i bisogni delle persone che convivono con gli esiti di una malattia oncologica sono spesso di natura complessa. Richiedono cure personalizzate e percorsi di assistenza integrati, che comportano interventi multidisciplinari forniti in vari contesti e da diversi professionisti. L’assistenza alla persona che convive con una malattia oncologica o con i suoi esiti può essere fornita mediante modelli strutturati e contestualizzati che integrano servizi di oncologia, assistenza primaria e riabilitazione psico-motoria e sociale.
SINTESI:
La statistica, come ogni altra forma di comunicazione, è fatta da numeri che cercano di riassumere la complessità dei fenomeni. Dietro ad ogni output, esistono riferimenti teorici che i ricercatori in fisioterapia dovrebbero conoscere per migliorare la comprensione della complessità. L’obiettivo dell’analisi statistica non deve essere calcolare il p-value ma utilizzare le informazioni numeriche per guidare la pratica clinica.
SINTESI:
La teoria dei Sistemi Complessi Adattativi (SCA) ha aperto una via per consentire alle scienze di superare la contrapposizione tra visioni meccanicistiche/riduzionistiche e visioni vitalistiche/olistiche, prospettive che hanno caratterizzato anche lo sviluppo della scienza della Fisioterapia.
Durante la relazione verranno presentati i principali concetti connessi alla teoria dei SCA – come le proprietà emergenti, il focus multilivello, l’imprevedibilità nelle relazioni causa/effetto, i modelli interpretativi, l’adattabilità alle sollecitazioni ambientali – e quali importanti implicazioni esse possono avere per la Fisioterapia sia sul versante clinico, che sui versanti del management, della didattica e della ricerca.